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Francesco Guccini - Lettera lyrics
Il giardino di ciliegi fiorito agli scoppi del nuovo sole il quartiere si presto riempito di neve, di pioppi e di parole. Alluna in punto si sente il suono acciottolante che fanno i piatti le tv sono un rombo di tuono per lindifferenza scostante dei gatti. Come vedi tutto normale in questinutile sarabanda ma nellintreccio di vita uguale soffia il libeccio di una domanda. Un g ed un dubbio eterno, un formicaio di cose andate di chi aspetta sempre linverno per desiderare una nuova estate. Son tornate a sbocciare le strade ideali ricami del mondo girano tronfie la figlia e la madre nel viso uguali e nel culo tondo, in testa identiche, senza storia sfidando tutto senza confini frantumano un attimo quella boria, grida di rondini e ragazzini. Come vedi tutto consueto in questingorgo di vite morte ma mi rattristo, io sono lieto di questa pista di voglie sorte, di questa rete troppo smagliata, di queste mete da sognare, di questa sete mai appagata di chi starnazza e non vuol mai volare. Appassiscono piano le rose spuntano a grappi i frutti del melo le nuvole in alto van silenziose negli strappi cobalto del cielo. Io sdraiato sullerba verde fantastico piano sul mio passato ma let allimprovviso disperde quel che credevo e non sono stato. Come senti tutto va liscio in questo mondo senza patemi in questa vita presa di striscio di svolgimento corretto i temi dei miei entusiasmi durati poco dei tanti chiasmi filosofanti di storie tragiche nate per gioco troppo vicino, troppo distanti. Ma il tempo, il tempo chi me lo rende chi mi d indietro quelle stagioni di vetro e sabbia, chi mi riprende-acap |
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